Entro in fotografia a metà anni ‘90 come “ultima ruota del carro" di un importante studio della mia città che operava in diversi settori, spaziando dalla fotografia pubblicitaria, all’industriale, ai matrimoni.
Ho seguito il primo matrimonio come terzo fotografo, anche se sarebbe più corretto dire come "portaborse-con-licenza-di-scattare-qualche-foto" e per tale incarico ricevetti ben 5 rullini in bianco/nero da 36 pose; ne utilizzai solo due, ma le foto piacquero molto e alcune finirono anche nell’album degli sposi. Ovviamente con mia grande gioia.
Di matrimoni ne seguirono molti altri, ma poi spinto dalla mia “fame” di conoscere, imparare, fare esperienza me ne allontanai per dedicarmi ad altro.
Decisi così di partire: prima mi imbarcai come fotografo sulle navi da crociera e successivamente iniziai a lavorare, sempre come fotografo in diversi villaggi turistici in Italia all'estero; non abbandonando mai del tutto lo studio fotografico che mi aveva accolto anni prima.
Studio nel quale tornavo durante i mesi “di calma” dedicandomi però ad imparare la fotografia commerciale e industriale.
Quando nel 2004 apro il mio studio decido che i matrimoni non sono una priorità: sono gli anni della transizione digitale e io li accolgo a braccia aperte, ma il settore del matrimonio è ancora legato alle vecchie impostazioni del decennio precedente e fatico a proporre un certo tipo di immagine più fresca e dinamica.
Così porto avanti la fotografia commerciale, industriale e (molto) marginalmente i matrimoni; anche altri settori, ma non sono importanti in questo contesto…insomma facevo tante cose e per diversi anni decido che va bene così.
Anni che mi insegnano tanto e mi regalano anche soddisfazioni ma che poi, ad un certo punto, smettono di stimolarmi.
Chiudo lo studio (ormai diventato inutile) e mi riavvicino senza ripensamenti alla fotografia di matrimonio, ma il "flirt" diventa un “colpo di fulmine” e il coinvolgimento diventa totale.
Era il 2013.
Nasce un progetto condiviso a "quattr'occhi" con un compagno di viaggio; progetto che si rivela determinante nello sviluppo e maturazione del mio attuale linguaggio fotografico e di approccio alla fotografia di matrimonio.
Ma gli "sgambetti" sono sempre dietro l'angolo e dopo alcuni problemi personali che mi constringono ad occuparmi di altro, il progetto che fino ad allora viaggiava regalando soddisfazioni, termina la sua corsa.
Nel 2017 mi rialzo e riparto, questa volta in solitaria.
Nasce SBW.
SBW è la somma di tutto quello che c’è scritto nelle righe sopra, delle "vite" precedenti, delle esperienze vissute.
Un background fotografico importante e variegato che mi ha permesso, grazie anche all'ascolto delle esigenze di decine e decine di coppie, di creare un metodo di lavoro, racchiuso in un percorso, grazie al quale il fotografo non è più né il regista del tuo matrimonio, né una figura invadente, ma una guida che ti permette di vivere tutte le emozioni del tuo matrimonio come hai sempre desiderato: in modo naturale e spontaneo…veramente.
Questo percorso si chiama B|YOU.